“Università pontificia? Ma rilascia lauree? È valida? Non è che perdi tempo?” – Queste sono state le domande e perplessità che mi hanno posto tantissime persone, ex colleghi universitari e non, circa l’università pontificia. Ebbene dopo tre anni filosofici nell’ateneo principale di Napoli, “Federico II”, non essendo pienamente soddisfatto dei miei studi alla triennale, un giorno, grazie ad una persona molto cara, mi sovvenne una malsana idea. Mi domandai se non mi avrebbe giovato allungare un po' il brodo dei fondamenti filosofici.
Chi mi conosce sa che i miei ambiti prediletti per gli studi della filosofia sono la metafisica e l’ontologia, a partire dall’antichità, il medioevo in special modo, e spero di poter studiare più in là la prospettiva contemporanea. Ricordo che in una giornata di luglio molto calda presi la decisione di sbarcare a Roma, grazie anche ad una serie di situazioni provvidenziali e positive, offerte sia dall’ateneo di cui stiamo per trattare, sia dall’Ordine domenicano. La mia scelta è stata la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Urbe, detta Angelicum: beh, nomen omen, lo studio della metafisica è quello che avrei voluto intraprendere, e soprattutto nella prospettiva tomista.
Mi si potrebbe obiettare chiedendo perché proprio questa Università pontificia, rispetto alle altre? Bene, questa sarebbe una buona domanda. Proverò a rispondere in alcuni punti. Per prima cosa, la facoltà di Filosofia, e lo dice chi viene da un’università statale, è di un livello davvero molto ma molto alto. Lo studio della storia della filosofia è sistematico e soprattutto ha un criterio che dipende esclusivamente dall’orientamento storico e concettuale dei ragazzi. Questa cosa sembra banale, ma per me era una novità grossa, avendo avuto molti problemi in tal senso nella mia passata esperienza. Lo studio della storia della filosofia è completo, dai presocratici alla contemporaneità.
Accanto allo studio storico, ci sono le materie filosofiche, come metafisica, epistemologia, logica, filosofia della natura, della scienza, seminari di letture sui classici: i contenuti sono vasti, ed è incredibile anche applicare la prospettiva tomista ai problemi della filosofia, perché proprio mediante la critica c’è uno studio approfondito e focalizzato sui problemi stessi, le implicazioni e le cause. Chiaro che le critiche vanno fatte solo dove si conosce l’argomento in oggetto alla critica, e questo stimola una certa postura teoretica che l’università predilige.
Secondo punto: le materie filosofiche sono affrontate con acume. Basti pensare che di metafisica, filosofia della natura, epistemologia, logica, etica, ci sono ben due esami, in due trimestri diversi. La completezza non guarda solo le panoramiche storiche, ma gli argomenti affrontati, il dibattito creato in classe. I corsi di metafisica sono fondamenti di metafisica aristotelico-tomista, che non disprezzano però tantissimi rimandi alla metafisica contemporanea, nei suoi snodi più consistenti, lo stesso vale per logica, per filosofia della Natura ed epistemologia.
Lo stesso principio vale per i seminari fatti sulle questioni medievali più importanti, ad esempio sui futuri contingenti, sulla possibilità di un mondo migliore, la potenza in Dio, l’eternità del mondo, tutti trattati nei vari trimestri, con una vasta bibliografia, includendo, ciò che più amo, implicazioni metafisiche al vaglio innanzi tutto della scolastica (Tommaso in primis) e poi alla metafisica contemporanea, strizzando l’occhio e i testi alla filosofia del linguaggio, analitica, e della mente. Il tutto si accompagna al focus degli ultimi anni, il rapporto tra filosofia-teologia-scienze e non è un caso se c’è anche questa come materia nel primo e nel secondo ciclo, oltre che l’esame di filosofia della scienza. Entrambe le materie hanno a capo due professori e filosofi della scienza, in particolare un filosofo della fisica, e un filosofo della biologia.
Terzo punto: questa è una scuola, si fa filosofia. Il pregio per me di essere all’Angelicum, è che sono dentro una scuola filosofica. Chiudete gli occhi, immaginate di stare nella bottega di un grande scultore famoso a imparare il loro metodo, analogicamente è lo stesso per la PUST. Si insegna e si impara un metodo, ci si forgia a questionare, criticare (nell’accademia italiana l’abbiamo dimenticato), pensare teoreticamente. Si fa metafisica, non solo storia della metafisica.
È questa una grande perdita in generale per il mondo, la perdita di botteghe, di scuole, che insegnano metodo. Nel nostro caso è il metodo realista la prospettiva che viene data, pur studiando tutta la storia della filosofia sui manuali e testi, con la prospettiva aristotelico-tomista, che è un sistema così forte e olistico da poter essere sempre attualizzata, si riesce a criticare e a riflettere i temi fondamentali filosofici.
Questo era ciò che cercavo, un posto dove si discute, si critica, e si faccia metafisica per bene. La cosa ancora più interessante è che ci si può modellare il percorso di studi a proprio vantaggio, previo accordo, e poi soprattutto ci sono tantissime borse di studio, che a dir la verità, quest’anno mi hanno addirittura coperto tutta la triennale. L’Angelicum è un grande centro di studi. Ecco perché ho scelto questo Ateneo pontificio.
Pasquale Viola studente di Filosofia presso l'Angelicum
Bravissimo