Una pazza felice, è così che penso a me ogni volta che rifletto sulla mia scelta di iscrivermi di nuovo all’Università per studiare Teologia! Ormai 11 anni fa mi sono laureata in Medicina realizzando il sogno che avevo fin da bambina, ho fatto varie esperienze lavorative alcune delle quali umanamente difficili ma estremamente arricchenti, ho frequentato ulteriori 4 anni di Scuola di Specializzazione per diventare un medico del lavoro e proprio quando stavo per specializzarmi, di ritorno dalle vacanze, il sacerdote che affianco da anni come animatrice di un gruppo giovani nella mia parrocchia mi dice: “secondo me tu dovresti studiare Teologia”.

Era settembre, stavo finendo di scrivere la tesi perché alla fine di ottobre mi sarei specializzata e già pregustavo la libertà di uscire da tutti i meccanismi universitari fatti di angoscianti sessioni di esami, calendari di lezioni, tesi... UNA PROPOSTA FOLLE! La mia prima reazione è stata quella di chiedergli se era ubriaco! Eppure un tarlo era entrato nella mia mente e la proposta era esplosa dentro di me come una consapevole chiarezza che quello era proprio ciò che desideravo! Non avevo idea di come sarebbe stata la mia vita lavorativa dopo la specializzazione ma sono andata ad informarmi convinta che se la mia strada era quella, in qualche modo sarebbe stata percorribile.
Ovviamente, dato che la parrocchia che ho sempre frequentato è domenicana, il sacerdote da cui è partita l’idea è un domenicano e anche professore all’Angelicum, non potevo che scegliere quella università e dopo aver preso qualche informazione mi sono iscritta all’istituto di Scienze Religiose. Non ero ancora uscita da una università che mi buttavo in un’altra per studiare cose completamente nuove! Ho scelto di iscrivermi proprio al Baccalaureato (laurea triennale) e non di frequentare solo qualche corso selezionato perché conoscendomi sapevo che se non avessi dovuto preparare gli esami, presa dalle 1000 cose da fare magari non sarei riuscita ad essere assidua nella frequenza o nello studio… e poi le cose o si fanno bene o non si fanno!
In realtà ho scoperto dopo che il motivo/disegno era un altro: anche i corsi che io non avrei mai scelto di seguire e che sulle prime mi sembravano inutili o noiosi, tutti, indistintamente, mi hanno insegnato almeno qualcosa di utile e bello! E così ho iniziato, un po’ impaurita ma felice ed emozionata! Da subito mi sono appassionata a quello che stavo imparando e tornavo a casa dicendomi: “cavoli, mi sto proprio divertendo!”. Le mie compagne di classe sono tutte suorine provenienti da ogni parte del mondo e ben presto, nonostante le differenze culturali e di scelta di vita, è nato un amichevole spirito di condivisione e qualche bella amicizia!

Dopo pochi mesi dall’inizio del mio primo anno, è scoppiata la pandemia e temevo che il mio lavoro, che nel frattempo anche a causa del COVID era aumentato a dismisura, mi avrebbe impedito di proseguire. Invece tutto si è sempre sistemato, anche grazie alla didattica a distanza, in modo che, pur perdendo alcune lezioni, sono riuscita a preparare e superare via via tutti gli esami e con soddisfazione! Certo, ogni volta che si avvicina la sessione d’esame e che anche le ore notturne diventano preziose per lo studio o il ripasso inizio la litania del “chi me l’ha fatto fare? Come mi è venuto in mente? Solo io potevo essere così pazza!” ma poi sempre prevale la gioia per quello che imparo. Poche altre volte nella mia vita ho avuto la certezza di stare facendo qualcosa di così profondamente adatto e bello per me!
E studiando ho avuto modo di conoscere professori fantastici e appassionati e scoprire quanti doni il Signore ci ha fatto e continua a farci perché ci vuole felici, perché vuole che Lo cerchiamo e scegliamo ogni giorno, perché ci vuole tutti salvi! Ho scoperto che amo la Teologia Morale, che la Filosofia non è poi così male e ogni giorno ci sono nuove meraviglie che arricchiscono anche la mia vita spirituale! Inoltre, ho avuto ben presto occasione di iniziare a mettere a frutto le cose che imparo condividendole con i giovani del gruppo parrocchiale che frequento e anche in quel contesto ci sono sempre nuovi stimoli e nuove occasioni di confronto e di approfondimento!
Ora ho iniziato il terzo anno e chiesto la tesi: poi si tratterà di decidere se andare avanti ma... Una pazzia per volta!

Sabina Gini
gruppo giovanile domenicano "Santa Caterina da Siena" (Roma)
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