primum vivere deinde philosophari o primum philosophari deinde vivere?
Chi non si è trovato per una volta a pensare che diavolo ci faccia in questo mondo? Com’è che c’è cascato dentro? Che cosa ci sta a fare? Che ruolo debba giocarci? Che compito ha all’interno di questo immenso campo da gioco che è il mondo, la vita, la storia, l’umanità?
Bene, la risposta è semplice: basta andare dai genitori e chiedere lumi su ciò! Le risposte sono varie: chi dice che siete lì per amore, chi dice per errore, o perché era freddo, o era andata via la luce, o per una irrefrenabile passione…
Ma pensiamoci bene: possibile che noi ci troviamo a vivere questo mondo non troppo bello e buono, con immane fatica, con notevoli dolori e affanni, con il non senso di non saper che fare, addirittura col rischio di finire all’inferno… solo e soltanto perché … era andata via la luce? Non vi sembra uno scherzo pesante? Non vi sembra una beffa inaccettabile?
A questo punto che fate? Vi mettete da qualche parte comodi e cercate di riordinare le idee per capire e prendere in mano la situazione della vostra vita. Iniziate a immaginare che vi sia un Dio che ordini e gestisca il mondo e gli uomini; o forse non è un Dio ma un Demiurgo che plasma la realtà; ma anche questo pensiero non vi convince e ritenete che Dio non esista ma è la materia che si evolve; ci pensate su un po’ e neanche questa vi soddisfa, forse è meglio pensare che il mondo non abbia senso alcuno, ma così si annienta tutto; no no, ritorniamo a Dio a vedere se si risolve il problema del male che è ciò che vi preoccupa di più…
Insomma pensate, rimuginate, teorizzate… Ecco vedete: state facendo filosofia, state facendo i filosofi, state dando sfogo al filosofo che dentro di voi rugge e preme. Dunque primum philosophari poi… staremo a vedere!
fr. Athos Turchi, O.P.
Docente di filosofia presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale
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