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Immagine del redattoreDomini Canes

La sintesi di preghiera e amicizia - Ritiro Pratovecchio 2021

Aggiornamento: 15 nov 2021

Sono da poco ritornata a casa dopo aver passato tre giorni a Pratovecchio insieme ai frati e alle monache domenicani. Dire che è stata una bella esperienza sarebbe riduttivo, e pensare che inizialmente non volevo nemmeno partire! Ho sempre frequentato ambienti cattolici, fatto centinaia di ritiri spirituali, seguito catechesi, fatto campi estivi per poi ritrovarmi con nulla di fatto.



L’impressione è sempre stata quella di vivere dei bei momenti ma senza un riscontro pratico nella vita di tutti i giorni. Anzi, magari tornavo a casa intristita perché mi rendevo conto che le cose vissute nel ritiro non erano applicabili. Così ho vissuto per quasi 24 anni: come uno yo-yo, senza fare un passo nella mia vita spirituale. Ecco spiegato il perchè non volessi partecipare: non volevo vivere un momento bello ma limitato. Non volevo perdere tempo, ecco.


Ma un po' per la fiducia che ripongo nel mio padre spirituale, un po’ per uscire dalla mia “comfort zone” e un po’ perché la parola “Arezzo” nei giorni prima di partire mi è stata ripetuta più volte da persone diverse, ho capito che fosse nella Sua volontà che partecipassi.


Intanto premetto che non conoscevo la spiritualità domenicana, e vivere per tre giorni a contatto con i frati e le monache ha permesso una “full immersion" con questo mondo che si è rivelato profondo ma con un modo di fare giocoso, incisivo nei temi ma comunicati con dolcezza.


Quanto si percepisce il carisma della predicazione, che avviene non solo a parole ma anche e soprattutto con la preghiera, l’amicizia e testimonianza. Che poi sono stati i tre temi affrontati durante il ritiro, raccontati da una monaca, un frate e una laica.


Con le monache è stato sviscerato il tema della preghiera e in particolare ricordo suor Mirella aver detto che la vita vissuta attraverso la preghiera è come toccare un oggetto attraverso l’acqua, è fare esperienza continua, è contemplare tutto attraverso Lui.


Questo esempio mi risuona ancora in testa, ed è come se lentamente stessi avvertendo la necessità di vivere lo studio, la mia famiglia, la vita quotidiana solo in questo modo. E in questo mi sta aiutando il Rosario, che ho sempre ritenuto una preghiera lenta e noiosa ma sto imparando ad utilizzarla con lo stesso spirito con cui sono andata al ritiro: con fiducia. D’altronde le monache ci hanno regalato un Rosario, un libretto con le meditazioni e hanno ripetuto più volte l’importanza di questa preghiera, e una ragazza con cui ho condiviso la camera mi ha detto più volte quanto il Rosario le faccia bene.


Mi è sembrato evidente che “Qualcuno” mi stesse dicendo qualcosa, e non potevo evitare di mettere in pratica un messaggio così chiaro!


Qui vengo al secondo punto, l’amicizia. Sono un’ansiosa patologica e sono più o meno otto anni che mi piango addosso sulle mie sofferenze. Mai avrei pensato di conoscere una persona che grazie a queste problematiche mi capisse così bene e con cui fossi così in sintonia. Era tanto tempo che non ero sincera nei rapporti con le altre persone, proprio perché tendo a vergognarmi delle mie debolezze e piuttosto che raccontarmi preferirei sparire.



Ho paura delle amicizie sincere fondamentalmente perché ho paura di essere giudicata male, ma grazie alla preghiera condivisa e all’empatia che si è creata con questa nuova amica ho potuto capire meglio anche il terzo tema, ovvero la testimonianza e la predicazione.


Come si può predicare se non ci si racconta? Se non si parla con gli altri, se anzi si scappa? La predicazione è il cuore della spiritualità domenicana ed è forse la sintesi tra preghiera e amicizia. Se non si pregasse non si riuscirebbe a vederLo negli altri, quindi non ci sarebbe amicizia sincera. E senza amicizia non può esserci predicazione, perché si rimarrebbe chiusi agli altri. Non posso dire altro se non grazie San Domenico, per avermi condotta fino a qui.



Nicoletta Rossi

Club Theologicum

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1 comentario


Luca
13 nov 2021

Ciao Nicoletta! Mi ha fatto molto piacere leggere la tua sintesi dell'incontro che si è svolto a Pratovecchio; l'ho trovata fatta molto bene! Anche io, molti anni fa, sono stato a Pratovecchio, sai? Non dove il monastero è ora, ma nella vecchia sede, più in città; ero andato per altri motivi, certo, ma anche io ho respirato quell'aria di spiritualità che sa dare il posto. Dopo il breve periodo trascorso lì, ho sentito qualcosa cambiare dentro di me: il mio atteggiamento e le mie priorità stavano cambiando, così ho dato ascolto a quella vocina interiore, e ho iniziato un percorso, ed oggi sono contento del punto in cui sono arrivato. Ma non si arriva mai, si è sempre in continua…

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