Quando ho sentito questa frase al ritiro che abbiamo fatto con il gruppo della Gioventù Domenicana (GioDom) al monastero di Santa Maria della Neve a Pratovecchio, il mio cuore ha sussultato, cioè, ha afferrato qualcosa che in quel momento non poteva lasciar andare, da una parte questa frase mi ha dissetato, cioè ho detto: “È vero ho un sogno!” e dall’altra mi ha messo ancora più sete, cioè mi ha posto la domanda: “Come faccio a farlo diventare realtà?”
Mi spiego meglio. Parlare di sogni, di desideri, di scelte in quei giorni mi ha aperto un mondo nuovo. Il mio piccolo mondo, la mia piccola logica ha incontrato, attraverso i momenti di catechesi e di preghiera, un mondo più grande, quello di Dio. Questo ritiro è stato per me sprofondare nei miei desideri, nei miei sogni. Uso proprio questo verbo “sprofondare” intenzionalmente perché ho vissuto l’esperienza di fermarmi, di lasciarmi cullare, di ascoltare senza per forza sottoporre la mia vita al 2+2 = 4, in poche parole, la mia è stata un’esperienza di abbandono.
È stato bello per me, in particolar modo, sperimentare questo abbandono a Dio, nel sacramento della riconciliazione. Mi sono sentita come quando avevo 8 anni: semplice, vera, libera, sognante proprio come il nostro San Domenico. In quel momento, stavo ri-stringendo anche io amicizia con Dio, gli ho permesso di entrare nelle mie debolezze, nel mio cuore indurito, quasi glaciale e il Suo amore grande che mi ha scaldata, amata, mi ha fatto ritrovare me stessa, i miei desideri come dice la canzone che padre Gabriele ci ha fatto sentire: “Mentre il silenzio con la sua poesia riscalda la tua anima e ti regala quello che non hai: il tempo per sorridere e ritrovare quello che sei”
Non ha prezzo ritrovare se stessi, cioè lasciarsi amare da questo Amore, stare davanti a Lui per quello che si è e “desiderare ardentemente” come ha detto Sr. Mirella di ritornare a fare comunione con Lui. Desiderare, infatti, vuol dire “sentire la mancanza di qualcosa o qualcuno”. Benedette allora tutte le nostre mancanze, tutti i nostri vuoti, perché possono diventare luogo privilegiato, recipiente traboccante della presenza di Dio! Infatti, il punto di partenza dei nostri sogni e dei nostri desideri non è essere apposto, già pieni. Il punto di partenza di ogni viaggio nella nostra vita è saperci di qualcuno.
Quando è in dubbio di chi siamo, quale siano i nostri sogni, quando non avvertiamo un senso di appartenenza, andare avanti ci può risultare angoscioso, deludente e ci costringe a volare basso. La nostra vita invece diventa un’avventura quando sappiamo di essere di qualcuno. È proprio quello che ho sperimentato in questi giorni! Gesù è venuto a dirci che abbiamo un Padre e che possiamo andare da qualche parte, che possiamo alzare lo sguardo al cielo proprio con le nostre fragilità e riorientare il nostro cuore nell’intimo dei nostri desideri profondi.
Sono felice di aver fatto spazio a Dio, anche nella preghiera. Pregare con le monache è stato sentirmi proprio addosso lo sguardo di Qualcuno, stare davanti a questo Amore, lasciarmi cullare e plasmare. Questo ritiro mi ha aiutato a ritrovare il mio punto di partenza: sentirmi figlia di Dio, amata, voluta, desiderata. Ho riscoperto così anche io di avere un po’ di quell’amore sincero e tenero verso Dio Padre come quella bambina di 8 anni.
Avere adesso un punto di partenza è bello, ma ancora più bello è chiedermi come vivere questo sogno nella concretezza e la risposta che mi sono data è: rischiare qualcosa. Penso che questo sia un dono della vita spirituale in cui, sentendoci di Qualcuno, troviamo il coraggio di tuffarci nel mare e attraversare anche l’oceano più aperto, il viaggio più inaspettato, in altre parole, vivere la nostra vita facendo scelte concrete, prendendo decisioni, camminando a piccoli passi costanti. Dopotutto, l’amore non è un sentimento, l’amore è una decisione. E’ la decisione di andare da qualche parte, è la decisione di buttarsi e intraprendere un viaggio, scegliere il nostro destino, scegliere la direzione.
Auguro a tutti i miei fratelli di cammino di non aver paura di credere nei propri sogni, negli attimi di vita, anche i più piccoli, che Dio ogni giorno ci da perché con Lui “ogni tuo sogno è già realtà…”
Sara Pizzolato
Gruppo Giovanile Domenicano
"Sant'Antonino" (Firenze)
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