Il lavoro è il luogo dove poter realizzare i propri progetti, sogni e speranze, al fine di costruire insieme una società più viva e più libera.
San Paolo VI nell’Enciclica Populorum progressio (1967) ha molto insistito sul lavoro come partecipazione dell’uomo al compimento della creazione: “Dio, che ha dotato l’uomo d’intelligenza, d’immaginazione e di sensibilità, gli ha in tal modo fornito il mezzo onde portare in certo modo a compimento la sua opera... diremo di più: vissuto in comune, condividendo speranze, sofferenze, ambizioni e gioie, il lavoro unisce le volontà, ravvicina gli spiriti e fonde i cuori: nel compierlo, gli uomini si scoprono fratelli”
La triste cronaca degli incidenti sul lavoro e delle condizioni di povertà e solitudine in cui versano molti lavoratori spaventa chi è in cerca o vuole cambiare occupazione. Ma la fatica e le insidie nella ricerca di una professione non devono scoraggiarci. Se crediamo veramente che Gesù è il fondamento ed il senso della nostra esistenza, possiamo affidare con fiducia i nostri sogni ed aspirazioni a Lui. Infatti, ascoltando la Sua Voce dentro di noi ci aiuterà realizzare il Suo progetto per la nostra vita, orientando le nostre scelte con prudenza e discernimento.
Belle parole...ma come fare nella realtà a compiere l'impresa a volte eroica di realizzare i nostri sogni e ideali per costruire una società più giusta e più fraterna? A volte basta un semplice passo. S. Teresa di Calcutta iniziò il suo operato proprio camminando a piedi. Camminare provare, sperimentarsi sono azioni fondamentali per trovare una propria dimensione nell’occupazione e nella vita in generale. L’essenziale è partire, a volte fare un piccolo salto nell’incertezza. Anche se facciamo degli errori se siamo nel Signore, avremo la possibilità di rimediare e realizzare la nostra vocazione anche sul lavoro.
Alberta Miele
Fraternita Laica Domenicana
"Beato Angelico" (Firenze)
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