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  • Immagine del redattoreDomini Canes

Federica, Brad (sposi novelli!) e la vocazione al matrimonio

Quale momento migliore per decidere di sposarsi che all'inizio del 2020? Giusto il tempo di comunicare la bella notizia e la data ad amici e parenti e il mondo come lo conoscevamo si è fermato per il primo lockdown. Ma come siamo arrivati a questa decisione? E cosa vuol dire scegliere un matrimonio cristiano?


Un consiglio che abbiamo ricevuto all'inizio della nostra relazione è stato quello di concentrare il discernimento non sul matrimonio in generale, ma sulla persona che avevamo davanti. "Pensi che questa persona qui ti aiuterà ad andare in Paradiso?".


Questa domanda che un sacerdote ci ha rivolto in un momento di incertezza, è stata per noi, e per Federica in particolare, un momento di svolta. C'erano e ci sono tante persone nella nostra vita, amici belli, simpatici, con cui passare delle serate piacevoli, ma chi giorno per giorno ci aiuta ad avvicinarci al Padre?


Federica e Brad il giorno del loro matrimonio - Gioventù Domenicana
Federica e Brad il giorno del loro matrimonio

La chiarezza con cui il cuore e la mente hanno risposto a questa domanda è una pietra su cui abbiamo deciso di costruire insieme.


L'ultimo anno di fidanzamento, passato a distanza su continenti diversi senza poterci vedere, ci ha insegnato che il cammino del matrimonio è fatto di ascolto e di servizio. Servire l'altro nella concretezza dei piccoli e grandi gesti quotidiani, dall'accogliere la differenza di fuso orario e trovare momenti in cui parlare al trasferirsi dall'altra parte dell'oceano. Speriamo che il servizio quotidiano ci porti ad abbandonare man mano i nostri egoismi per aprirci all'Amore di Dio.


Se il servizio reciproco ci è sembrato da subito parte di questa vocazione, nel cammino del fidanzamento Brad si chiedeva spesso come il matrimonio possa anche, e soprattutto, servire Dio. Una risposta di San Francesco da Sales l'ha colpito:



"Il matrimonio è un gran Sacramento, io dico in Gesù Cristo, e nella sua Chiesa, esso deve onorarsi da tutti, in tutti, ed in tutto, vale a dire, in ogni sua parte. Da tutti, perché devono anche le persone celibi umilmente onorarlo; in tutti, perché è santo in ugual modo tra i poveri, che tra i ricchi; in tutto, perché la sua origine, il suo fine, i suoi vantaggi, la sua forma, e la sua materia son cose sante. Esso è il seminario della cristianesimo, che riempie di fedeli la terra, per compier il numero degli eletti nel cielo."


Ora che siamo finalmente insieme, per noi il matrimonio vuol dire creare una piccola chiesa domestica, iniziando dal servire l'altro per ampliare via via il cerchio. Far crescere una famiglia per Dio, per amore per Lui, è una maniera di servirLo; l'amore e devozione alla famiglia sono amore e devozione per Lui. Gli sposi sono i ministri del sacramento, quindi diventano strumenti di grazie sacramentali l'uno per l'altro e tramite gli sposi viene anche la Provvidenza di Dio per i figli. Il matrimonio è un modo di far vedere Dio al prossimo e di testimoniare in terra l'amore tra Cristo e la Sua Chiesa.



Quanta strada abbiamo ancora da fare! La nostra preghiera è che noi tutti possiamo, con i nostri fallimenti e debolezze, amarci gli uni gli altri con il cuore di Gesù: un amore, a cui sono chiamati tutti i cristiani, che si santifica sacrificandosi, per l'Altro.


Federica e Brad, Gruppo Giovanile Domenicano "Sant'Antonino" (Firenze)

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