La mia esperienza di pastorale giovanile si concentra in quattro poli.

Il primo in ordine di tempo è la pastorale universitaria. L'università è un luogo connaturale per un domenicano, se pensiamo che l'università nasce in seno alla Chiesa nel medioevo e gli ordini mendicanti fin dalle loro origini hanno animato le università del loro tempo. In questo contesto ci sono molti giovani apparentemente lontani ma che forse non hanno ancora incontrato davvero il Signore.
Il secondo polo è costituito da una "categoria" particolare di giovani, i giovani in discernimento vocazionale. Cioè tutti quei ragazzi o ragazze che sono alla ricerca della volontà di Dio nella loro vita e in particolare si avvicinano incuriositi al nostro Ordine perché se ne sentono attratti.

Il terzo polo che ho vissuto nella mia vita di domenicano a contatto con i giovani è l'insegnamento della religione in un liceo romano. Esperienza molto arricchente, dove trovi "tutti" i ragazzi e non solo quelli che frequentano la parrocchia. Essere sacerdote, domenicano e insegnante è un mix molto positivo e può dare buoni frutti.
L'ultimo polo in ordine di tempo è la pastorale giovanile in parrocchia. Qui trovi i giovani che scelgono di frequentare la parrocchia anche dopo i sacramenti dell'iniziazione cristiana. Sicuramente è una dimensione più familiare e che ti dà la possibilità di accompagnare un ragazzo anche per molti anni della sua vita.
Ecco in sintesi cosa intendo io, perché l'ho vissuto in prima persona, per pastorale giovanile domenicana!
fr. Simone
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