Riflettendo su quale sia la cosa migliore del mondo Cicerone scrisse che l'amicizia è «la cosa più bella del mondo», è «ciò che rende la vita degna di essere vissuta». Gesù dice: « Vi ho chiamati amici » (Gv 15,15). Si può dire che l'amicizia con Dio in Gesù Cristo è ciò che più caratterizza il cristianesimo. Come dice Papa Francesco: «Per quanto tu possa vivere e fare esperienze, non arriverai al fondo della giovinezza, non conoscerai la vera pienezza dell’essere giovane, se non incontri ogni giorno il grande Amico, se non vivi in amicizia con Gesù » (Christus Vivit, 150).
Man mano che diventiamo adulti, l'amicizia porta un peso in più: i nostri amici ci ricordano chi siamo veramente (un amico dice la verità al suo amico), e quella voce della verità ci invita ad andare avanti.
Cicerone sapeva che la vera amicizia è un dono prezioso. Chiedi a Dio quel dono. Hai mai avuto un(a) caro(a) amico(a)? Parli a Gesù come amico? È proprio questa la caratteristica che deve svilupparsi e crescere se vogliamo avanzare nella vita spirituale. Perché? Perché i nostri amici ci ricordano chi siamo veramente. L'amicizia con il Signore sgorga come grazia nella nostra vita, come gioia, con la vivacità dello Spirito Santo. È il momento "divino" più radioso, naturale e commovente della nostra vita come cristiani: conoscere Dio come Amico e ascoltare la sua voce.
Abbiamo bisogno di maestri. Abbiamo bisogno di amici.
Come infatti scrisse una volta san Girolamo: «Non essere padrone di te stesso e non metterti su una via per te del tutto nuova senza un maestro, altrimenti ti smarrirai presto». Dio ci chiama a fare di più, e questa è la voce dell'amicizia, che ci viene fornita da un maestro. Questa guida spirituale si trova nei sacerdoti che mostrano cosa significa essere un buon padre e fratello. Direi che si trova prima ancora nel sacramento della Riconciliazione, dove puoi parlare al Signore in modo intimo e onesto; e dove puoi ascoltare la verità. Gesù parla come un amico.
Così i direttori spirituali forniscono tale guida nell'amicizia, principalmente come mediatori e maestri che ci aiutano a sviluppare la nostra amicizia anzitutto con Gesù. L'amicizia ci ricorda che abbiamo bisogno di un altro. Parli con Gesù come a un amico? «Seguimi» dice Gesù (Mt 4,19). Cerca la guida di qualcuno che possa volere il tuo bene nella persona di un direttore spirituale e di un sacerdote nel Sacramento della Riconciliazione. Dio chiama ognuno di noi per nome. Ti sta chiamando... amico.
fr. Cassian Derbes, O.P.
Professore di Teologia Spirituale, Angelicum
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